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B030072 - PALEOBIOLOGIA AMBIENTALE
Principali informazioni
Lingua Insegnamento
Contenuto del corso
Libri di testo consigliati
Obiettivi Formativi
Prerequisiti
Metodi Didattici
Altre Informazioni
Modalità di verifica apprendimento
Programma del corso
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Anno Accademico 2022-23
Coorte 2022 - Laurea Magistrale in SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Anno di corso
Primo Anno - Secondo Semestre
Dipartimento di Afferenza
Scienze della Terra
Tipo insegnamento
Attività formativa monodisciplinare
Settore Scientifico disciplinare
GEO/01 - PALEONTOLOGIA E PALEOECOLOGIA
Crediti Formativi
6
Ore Didattica
56
Periodo didattico
20/02/2023 ⇒ 16/06/2023
Frequenza Obbligatoria
No
Tipo Valutazione
Voto Finale
Contenuto del corso
mostra
Programma del corso
mostra
Docenza
Lingua Insegnamento
Italiano
Contenuto del corso
Utilizzo di macro-invertebrati marini per ricostruire la risposta ecologica ed evolutiva degli ecosistemi a cambiamenti climatico-ambientali. Confronto tra associazioni pleistoceniche-oloceniche (pre-impatto antropico) ed attuali, e definizione di linee guida per la conservazione. Analisi del record fossile più antico per indagare la risposta a cambiamenti climatico-ambientali di carattere evolutivo, e offrire scenari climatici non attualistici, ma possibili per il prossimo futuro.
Libri di testo consigliati (Cerca nel catalogo della biblioteca)
Conservation Paleobiology: Science and Practice. 2018. The University of Chicago Press. G.P. Dietl & K.W. Flessa (Eds.).
Marine Conservation Paleobiology. 2018. Springer. C.L. Tyler & C.L. Schneider (Eds.).
Paleoecology: Ecosystems, environments, and evolution. 1998. Patrick J. Brenchley and David A.T. Harper. Chapman & Hall, Thomson Science (Eds.).
Articoli selezionati da riviste: disponibili su piattaforma E-learning.
Marine Conservation Paleobiology. 2018. Springer. C.L. Tyler & C.L. Schneider (Eds.).
Paleoecology: Ecosystems, environments, and evolution. 1998. Patrick J. Brenchley and David A.T. Harper. Chapman & Hall, Thomson Science (Eds.).
Articoli selezionati da riviste: disponibili su piattaforma E-learning.
Obiettivi Formativi
Obiettivo del corso è fornire allo studente metodi per utilizzare il record fossile dei macro-invertebrati marini come strumento per comprendere la risposta potenziale delle specie ai cambiamenti climatici attuali e futuri; identificare le principali cause di stress ambientale e le specie piu’ vulnerabili all’estinzione; identificare fattori che promuovano la resilienza e la conservazione degli ecosistemi.
Prerequisiti
Corsi di Paleontologia e Geologia.
Metodi Didattici
Lezioni frontali con utilizzo in aula di lavagna semplice e videoproiettore per
computer.
Attività di laboratorio presso laboratori strumentali di ricerca.
Attività di esercitazione presso laboratori didattici.
computer.
Attività di laboratorio presso laboratori strumentali di ricerca.
Attività di esercitazione presso laboratori didattici.
Altre Informazioni
6 CFU, la frequenza alle lezioni ed esercitazioni anche se non obbligatoria è
raccomandata.
Orario di ricevimento:
giovedì ore 10.00-12.00
raccomandata.
Orario di ricevimento:
giovedì ore 10.00-12.00
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale, che oltre agli argomenti del corso, può includere la discussione di un articolo scientifico fornito dal
docente, la stesura di una relazione e sua esposizione tramite power point.
Programma del corso
Lo studio dell’ecologia e dell’evoluzione degli ecosistemi del passato può fornire importanti informazioni per comprendere la risposta delle comunità ai cambiamenti climatici e antropogenici in atto, e suggerire linee guida per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi attuali. Il corso, volto prevalentmente allo studio dei macro-invertebrati marini a guscio mineralizzato, e’ diviso in una parte teorica e una pratica.
PARTE TEORICA:
1) Analisi delle risposta ai cambiamenti climatici e antropogenici di specie e associazioni quaternarie e neogeniche (ultimi 5 milioni di anni). Tafonomia dei resti conchigliari. Confronto life-death assemblages per misurare: variazioni nella composizione tassonomica e nella struttura ecologica delle comunita’ (concetto di biofacies), variazioni delle interazioni biotiche tra specie (es. predazione) e delle dimensioni e tasso di crescita degli individui (es. sclerocronologia). Metodi di datazione assolute su conchiglie oloceniche. Parametri fisico-ambientali ricavabili dai resti conchigliari: stagionalita’, geocronologia e proxy geochimici per ricostruzioni paleoambientali (isotopi stabili ed elementi in traccia). Cambiamenti faunisitici e migrazioni nel Mar Mediterraneo negli ultimi 5 milioni di anni (variazioni climatiche plio-pleistoceniche e migrazione Lessepsiana).
2) Conseguenze ecologiche ed evolutive di cambiamenti climatici e ambientali nel tempo profondo (oltre 5 milioni di anni fa): resilienza ai cambiamenti climatico-ambientali e stabilità prolungata degli ecosistemi. Turnover e “regime shift”. Estinzioni e selettivita’. Diversità tassonomica, ecologica e filogenetica.
PARTE TEORICA:
1) Analisi delle risposta ai cambiamenti climatici e antropogenici di specie e associazioni quaternarie e neogeniche (ultimi 5 milioni di anni). Tafonomia dei resti conchigliari. Confronto life-death assemblages per misurare: variazioni nella composizione tassonomica e nella struttura ecologica delle comunita’ (concetto di biofacies), variazioni delle interazioni biotiche tra specie (es. predazione) e delle dimensioni e tasso di crescita degli individui (es. sclerocronologia). Metodi di datazione assolute su conchiglie oloceniche. Parametri fisico-ambientali ricavabili dai resti conchigliari: stagionalita’, geocronologia e proxy geochimici per ricostruzioni paleoambientali (isotopi stabili ed elementi in traccia). Cambiamenti faunisitici e migrazioni nel Mar Mediterraneo negli ultimi 5 milioni di anni (variazioni climatiche plio-pleistoceniche e migrazione Lessepsiana).
2) Conseguenze ecologiche ed evolutive di cambiamenti climatici e ambientali nel tempo profondo (oltre 5 milioni di anni fa): resilienza ai cambiamenti climatico-ambientali e stabilità prolungata degli ecosistemi. Turnover e “regime shift”. Estinzioni e selettivita’. Diversità tassonomica, ecologica e filogenetica.