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Laurea Triennale (DM 270/04) in INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE)
Coorte 2022
Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2023-24)
- ATTIVITA' FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI II
- ATTIVITA' OPZIONALI I
- CASO CLINICO: METODOLOGIA DI ANALISI E DISCUSSIONE
- INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA
- INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA
- INFERMIERISTICA IN AREA PERINATALE E PEDIATRICA
- INFERMIERISTICA NELLA CRONICITA' E DISABILITA'
- PROCESSI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI
- SEMINARI E APPROFONDIMENTI II
- SEMINARI E APPROFONDIMENTI III
Obiettivi formativi specifici del Corso
Obiettivi formativi specifici del Corso1. Il Corso appartiene alla classe delle lauree in "Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o" (classe L/STN/1). Il laureato in Infermieristica è il professionista sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 739 e successive modificazioni ed integrazioni e dal Codice Deontologico della FNC IPASVI del 2009. Il laureato è responsabile dell'assistenza generale infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, di natura tecnica, relazionale ed educativa. Le sue funzioni sono: prevenzione ed educazione alla salute, assistenza, educazione terapeutica, gestione, formazione, ricerca e consulenza. In specifico, promuove e diffonde la cultura della salute nella collettività, progetta e realizza, in collaborazione con altri professionisti, interventi formativi ed educativi rivolti al singolo e alla sua famiglia; identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della famiglia e formula obiettivi di assistenza pertinenti, realistici e condivisi; pianifica, gestisce e valuta l'intervento infermieristico e assistenziale avvalendosi, ove necessario, del personale di supporto; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; svolge attività di autoformazione e di formazione nei confronti di studenti, personale di supporto e neo assunti; sviluppa attività di ricerca finalizzate alla produzione di nuove conoscenze per il miglioramento continuo della qualità; favorisce azioni di integrazione professionale e partecipa ai gruppi di lavoro interdisciplinari per l'assistenza del cittadino; fornisce consulenza per lo sviluppo dei servizi.
2. Il curriculum del corso di laurea prevede attività formative finalizzate all'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche, riferite alle funzioni di cui al precedente comma. I Laureati in infermieristica sono i professionisti sanitari dell'area delle scienze infermieristiche che svolgono in autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalla norma che istituisce il relativo profilo professionale nonché dallo specifico codice deontologico; utilizzano metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza nell'età evolutiva, adulta e geriatrica. Sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono il fondamento dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo, terapeutico, palliativo e complementare, sia alla massima integrazione con le altre professioni. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, come previsto dal piano di studi.
3. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica (tirocinio e laboratorio) che includa l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
4. Il Corso di Laurea in Infermieristica si propone il conseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito definiti:
a) Funzione "Prevenzione e educazione alla salute"
a.1 Promozione e mantenimento della salute
- Promuovere la salute con interventi preventivi e assistenziali rivolti alle persone assistite, alla famiglia e alla comunità;
- attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l'adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
- progettare e realizzare, collaborando con altri professionisti, interventi informativi ed educativi di controllo dei fattori di rischio rivolti al singolo e a gruppi;
- educare le persone a stili di vita sani e modificare quelli a rischio.
b) Funzione "Assistenza e gestione"
b.1 Organizzazione e continuità dell'assistenza
- definire le priorità degli interventi sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell'utilizzo ottimale delle risorse disponibili;
- progettare e realizzare - collaborando con altri professionisti - gestire e organizzare l'assistenza infermieristica di un gruppo di pazienti;
- identificare i bisogni di assistenza infermieristica, differenziando il contributo degli operatori di supporto e di altri professionisti da quello degli infermieri;
- attribuire e supervisionare le attività assistenziali al personale di supporto;
- gestire i sistemi informativi cartacei ed informatici di supporto all'assistenza;
- documentare l'assistenza infermieristica erogata in accordo ai principi legali ed etici;
- assicurare ai pazienti, ai loro familiari e/o ad altre persone significative, le informazioni di competenza sullo stato di salute dei pazienti stessi;
- predisporre le condizioni per la dimissione della persona assistita, in collaborazione con i membri dell'equipe;
- garantire la continuità dell'assistenza tra turni diversi, tra servizi/strutture diversi;
- utilizzare strumenti di integrazione professionale (riunioni, incontri di team, discussione di casi);
- lavorare in modo integrato nell'equipe rispettando gli spazi di competenza;
- stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali e delle loro integrazioni con l'assistenza infermieristica;
b.2 Sicurezza e controllo del rischio nei contesti di presa in carico
- assicurare un ambiente fisico e psicosociale efficace per la sicurezza dei pazienti;
- utilizzare le pratiche di protezione dal rischio fisico, chimico e biologico nei luoghi di lavoro;
- adottare le precauzioni per la movimentazione manuale dei carichi;
- adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo (precauzioni standard) nelle strutture ospedaliere e di comunità.
b.3 Relazione di aiuto e adattamento/Salute Mentale
- attivare e gestire una relazione di aiuto e terapeutica con l'utente, la sua famiglia e le persone significative;
- gestire i processi assistenziali generazionali e di genere;
- individuare e gestire in collaborazione con altri professionisti, alterazioni comportamentali maggiormente frequenti e di rischio per il paziente: confusione mentale, disorientamento, agitazione;
- sostenere, in collaborazione con l'équipe, l'assistito e la famiglia nella fase terminale e nel lutto;
- contribuire, in collaborazione con altri professionisti, alla gestione delle situazioni di disagio psichico in particolare nelle fasi di stabilizzazione;
- comunicare in modo efficace con modalità verbali, non verbali e scritte le valutazioni e le decisioni infermieristiche nei team sanitari interdisciplinari.
b.4 Infermieristica clinica a pazienti con problemi prioritari di salute acuti e cronici (materno-infantile/adulti/anziani)
- gestire l'assistenza infermieristica a pazienti (età pediatrica, adulta ed anziana) con problemi respiratori acuti e cronici, cardio-vascolari, metabolici e reumatologici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, neurologici, oncologici, infettivi, ortopedici e traumatologici, ostetrico-ginecologici, patologie ematologiche, alterazioni comportamentali e cognitive, situazioni di disagio/disturbo psichico;
- accertare e gestire l'assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità;
- gestire l'assistenza infermieristica perioperatoria;
- accertare con tecniche e modalità strutturate e sistematiche i problemi dell'assistito attraverso l'individuazione delle alterazioni nei modelli funzionali (attività ed esercizio, percezione e mantenimento della salute, nutrizione e metabolismo, modello di eliminazione, riposo e sonno, cognizione e percezione, concetto di sé, ruolo e relazioni, coping e gestione stress, sessualità e riproduzione, valori e convinzioni);
- attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l'adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
- identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e le sue reazioni correlate alla malattia, ai trattamenti in atto, all'istituzionalizzazione, alle modificazioni nelle attività di vita quotidiana, alla qualità di vita percepita;
- vigilare e monitorare la situazione clinica e psicosociale dei pazienti, identificando precocemente segni di aggravamento del paziente;
- attivare gli interventi necessari per gestire le situazioni acute e/o critiche;
- individuare e prevenire i fattori scatenanti la riacutizzazione nei pazienti cronici;
- garantire la corretta esecuzione delle procedure tecnico-assistenziali.
b.5 Applicazione e gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici
- garantire la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e sorvegliarne l'efficacia;
- attivare processi decisionali sulla base delle condizioni del paziente, dei valori alterati dei parametri, referti ed esami di laboratorio;
- gestire percorsi diagnostici assicurando l'adeguata preparazione del paziente e la sorveglianza successiva alla procedura;
- integrare l'assistenza infermieristica nel progetto di cure multidisciplinari.
b.6 Metodo clinico
- accertare i bisogni di assistenza infermieristica attraverso metodi e strumenti di accertamento
- utilizzare il processo di assistenza infermieristica nella presa in carico degli utenti;
- rideterminare la pianificazione infermieristica sulla base dell'evoluzione dei problemi del paziente
- prevedere l'evoluzione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona;
- valutare i risultati dell'assistenza erogata e riadattare la pianificazione infermieristica sulla base dell'evoluzione dei problemi del paziente;
c) Funzione "Educazione terapeutica"
c.1 Educazione del paziente e metodologie di intervento nella comunità
- attivare reti di assistenza informali per sostenere l'utente e la famiglia in progetti di cura a lungo termine;
- elaborare con la persona e la famiglia progetti educativi per sviluppare abilità di autocura;
- sostenere l'apprendimento di pazienti all'autogestione dei problemi assistenziali;
- educare i caregivers alla gestione dei problemi della persona assistita;
- gestire dimissione dei pazienti.
d) Funzione "Ricerca"
d.1 Prove di efficacia
- ricercare la letteratura sulla base dei quesiti emersi nella pratica clinica
- analizzare criticamente la letteratura;
- utilizzare nella pratica le migliori evidenze declinandole sulla base dei valori, convinzioni, preferenze dell'utente, delle risorse disponibili e del giudizio clinico
e) Funzione "Formazione e consulenza"
e.1 Autoapprendimento e formazione
- accertare i bisogni di apprendimento confrontandosi con il formatore/tutor;
- progettare piani di apprendimento per gestire le attività formative professionalizzanti;
- assumere funzioni di guida verso operatori di supporto e/o studenti;
- richiedere il confronto al supervisore nei contesti di apprendimento clinico;
- elaborare il piano delle proprie proposte elettive (corsi e attività professionalizzanti);
- elaborare il proprio portfolio.
- collaborare alla progettazione, erogazione e valutazione di programmi formativi
e.2 Consulenza
- fornire pareri tecnici nel proprio ambito di competenza
5. I risultati di apprendimento attesi sono espressi in termini di conoscenze attese, di competenze e di abilità/capacità di apprendere.
a) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in infermieristica devono conoscere e comprendere le
- scienze biomediche di base ed applicate per la comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e di malattia delle persone nelle diverse età della vita;
- scienze psico-sociali e umanistiche per la comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche e delle reazioni di difesa o di adattamento delle persone a situazioni di disagio psichico, sociale e di sofferenza fisica;
- le teorie di apprendimento e del cambiamento per la comprensione dei processi educativi rivolti ai cittadini o ai pazienti;
- scienze infermieristiche generali e cliniche per la comprensione dei campi di intervento dell'infermieristica, del metodo clinico che guida un approccio efficace all'assistenza, delle tecniche operative di intervento e delle evidenze che guidano la presa di decisioni;
- scienze etiche, legali e sociologiche per la comprensione della complessità organizzativa del Sistema Sanitario, dell'importanza e dell'utilità di agire in conformità alla normativa e alle direttive, nonché al rispetto dei valori e dei dilemmi etici che si presentano nella pratica quotidiana; sono finalizzate inoltre a favorire la comprensione dell'autonomia professionale, delle aree di integrazione e di interdipendenza con altri operatori del team di cura;
- scienze igienico-preventive per la comprensione dei determinanti di salute, dei fattori di rischio, delle strategie di prevenzione, sia individuali che collettive, e degli interventi volti a promuovere la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti;
- discipline informatiche e linguistiche con particolare approfondimento della lingua inglese per la comprensione della letteratura scientifica infermieristica sia cartacea che on-line.
b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati in infermieristica devono dimostrare capacità di applicare conoscenze e di comprendere nei seguenti ambiti:
- integrare le conoscenze, le abilità e le attitudini dell'assistenza per erogare cure infermieristiche sicure, efficaci e basate sulle evidenze;
- utilizzare un corpo di conoscenze teoriche derivanti dal Nursing, dalle scienze biologiche comportamentali e sociali e da altre discipline per riconoscere i bisogni delle persone assistite nelle varie età e stadi di sviluppo della vita;
- integrare le conoscenze infermieristiche teoriche e pratiche con le scienze biologiche, psicologiche, socio-culturali e umanistiche utili per comprendere la complessità di individui di tutte le età, gruppi e comunità;
- utilizzare modelli teorici e modelli di ruolo all'interno del processo di assistenza per facilitare la crescita, lo sviluppo e l'adattamento nella promozione, mantenimento e recupero della salute dei cittadini;
- interpretare e applicare i risultati della ricerca alla pratica infermieristica e collegare i processi di ricerca allo sviluppo teorico della disciplina infermieristica;
- erogare un'assistenza infermieristica sicura e basata sulle evidenze per raggiungere i risultati di salute o uno stato di compenso dell'assistito;
- condurre una valutazione completa e sistematica dei bisogni di assistenza del singolo individuo;
- utilizzare tecniche di valutazione per raccogliere dati in modo accurato sui principali problemi di salute degli assistiti;
- analizzare e interpretare in modo accurato i dati raccolti mediante l'accertamento dell'assistito;
- pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare;
- valutare i progressi delle cure in collaborazione con il team interdisciplinare;
- facilitare lo sviluppo ed il mantenimento di un ambiente sicuro per l'assistito garantendo costante vigilanza infermieristica;
- gestire una varietà di attività che sono richieste per erogare l'assistenza infermieristica ai pazienti in diversi contesti di cura, sia ospedalieri sia territoriali e residenziali.
c) Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati in infermieristica devono dimostrare autonomia di giudizio attraverso le seguenti capacità:
- assumere decisioni assistenziali;
- decidere priorità su gruppi di pazienti;
- decidere gli interventi da attribuire al personale di supporto;
- attuare l'assistenza infermieristica personalizzando le scelte sulla base di analogie e differenze fra le persone assistite rispetto a valori, etnie e pratiche socio-culturali;
- assumere gli interventi assistenziali appropriati che tengono conto delle influenze legali, politiche, geografiche, economiche, etiche e sociali;
- valutare criticamente gli esiti delle decisioni assistenziali assunte sulla base delle risposte del paziente e degli standard assistenziali;
- assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico e a standard etici e legali;
- assumere decisioni attraverso un approccio scientifico di risoluzione dei problemi del paziente;
- analizzare i problemi organizzativi e proporre soluzioni;
- decidere in situazioni a diversità di posizioni (conflitti o dilemmi).
d) Abilità comunicative (communication skills)
I laureati in infermieristica devono sviluppare le seguenti abilità comunicative:
- utilizzare abilità di comunicazione appropriate (verbali, non verbali e scritte) con gli utenti di tutte le età e con le loro famiglie all'interno del processo assistenziale e/o con altri professionisti sanitari in forma appropriata verbale, non verbale e scritta:
- utilizzare modalità di comunicazione appropriate nel team multiprofessionale;
- utilizzare principi di insegnamento e apprendimento per interventi informativi o educativi specifici rivolti a singoli utenti, a famiglie e a gruppi, e altri professionisti (operatori di supporto, studenti infermieri, infermieri);
- sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando le abilità di coping, l'autostima e potenziando le risorse disponibili;
- gestire conflitti derivanti da posizioni diverse;
- facilitare il coordinamento dell'assistenza per raggiungere gli esiti di cura sanitari concordati;
- collaborare con il team di cura per concordare modalità operative e realizzare l'applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida.
e) Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati di infermieristica devono sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento:
- sviluppare abilità di studio indipendente;
- dimostrare capacità critiche nelle diverse fasi di apprendimento teorico-pratico;
- sviluppare la capacità di porsi interrogativi sull'esercizio della propria attività, pertinenti nei tempi, nei luoghi e agli interlocutori;
- dimostrare la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento;
- dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento;
- dimostrare capacità di apprendimento collaborativo e di condivisione della conoscenza all'interno delle equipe di lavoro;
- dimostrare capacità e autonomia nel cercare le informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, selezionando criticamente fonti secondarie e primarie di evidenze di ricerca.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Possono essere ammessi al Corso di Laurea candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti.
Il corso è ad accesso programmato nazionale. Il numero di studenti ammissibili è determinato annualmente dal MIUR previa valutazione da parte della Scuola di Scienze della Salute Umana delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del corso.
Per l'accesso al corso di studio è richiesta una preparazione di base nelle materie di ambito chimico, biologico, matematico e fisico; detta preparazione sarà verificata contestualmente al test di ammissione. Se la verifica non é positiva, agli studenti iscritti a seguito della procedura selettiva, saranno indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso mediante la frequenza ad attività di recupero organizzate dalla Scuola. Il valore al di sotto del quale la verifica è ritenuta non positiva nonché la modalità di erogazione delle attività di recupero (in presenza, FAD, blended) è indicato annualmente nel bando per l'ammissione al corso tenuto conto dei criteri di ammissione indicati nell'apposito Decreto Ministeriale.
Il perfezionamento dell'ammissione al corso è subordinato all'accertamento medico dell'idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale, che l'Ateneo si impegna a effettuare entro il primo semestre di attivazione del corso e comunque prima dell'inizio delle attività di tirocinio. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica dello studente su segnalazione del Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea. Gli studenti idonei saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista dalla normativa vigente, da parte del medico competente.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Articolazione delle attività formative1. Il corso di studi ha la durata di tre anni. L'attività formativa corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) per anno per un totale di 180 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 30 ore . La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%. Nel computo dell'impegno orario complessivo non devono essere considerate le attività di tirocinio.
2. Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori, attività pratiche, studio guidato, produzione di elaborati tecnico scientifici, simulazioni condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all'attività prevista e al numero degli studenti. In ossequio alla normativa comunitaria a tali CFU è attribuito un peso orario pari a 30 ore per credito.
3. Per il corso di studi è previsto un solo curriculum. Il quadro delle attività formative è espresso dalla Tabella I (Allegata)
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto1. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem-based learning (PBL), e-learning e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzati in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo e puntualizzate nei "cinque descrittori della conferenza di Dublino" previsti per le lauree triennali.
2. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami di profitto previsti per ogni Insegnamento del corso di studi con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). Gli Insegnamenti sono costituiti da uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame di profitto, la cui votazione è espressa in trentesimi. Sono ammessi all'esame di profitto gli studenti che avranno ottenuto le attestazioni di frequenza di cui all'art. 9. con relativa valutazione positiva e nel rispetto delle propedeuticità.
3. Il numero massimo degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 20, compresi tre esami per le attività formative professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente. Per gli Insegnamenti che si svolgono su due semestri, al termine del primo semestre dovrà essere prevista un'idoneità propedeutica all'esame di profitto.
4. Le commissioni di esame sono costituite da almeno due membri, di cui almeno uno docente afferente all'Insegnamento. E' possibile completare/integrare la commissione con docenti di discipline affini e/o cultori della disciplina. Le modalità di verifica del profitto sono stabilite dai docenti di ciascun Insegnamento secondo i seguenti principi: gli obiettivi e i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi resi noti all'inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il corso; la verifica dell'acquisizione da parte dello studente di abilità e atteggiamenti si realizza con prove pratiche reali e/o simulate. Le modalità di verifica devono essere rese note insieme ai programmi.
5. I docenti dovranno presentare i loro programmi all'inizio dei corsi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l'indicazione delle competenze da acquisire, facendo esplicito riferimento alle competenze e ai descrittori di Dublino affinché gli studenti possano comprendere il contributo specifico dell'insegnamento.
6. Ciascun Insegnamento dovrà avere un referente Coordinatore, selezionato dai docenti dello stesso Insegnamento. Spetterà al coordinatore:
a) coordinare il contributo dell'insegnamento di cui è responsabile con altri insegnamenti del Corso di laurea al fine di sviluppare la massima integrazione verticale e orizzontale del curriculum, promuovendo la periodica revisione dei programmi;
b) individuare con gli altri docenti dell'insegnamento le date degli appelli d'esame e delle prove in itinere ed organizzarne le modalità;
c) coordinare le prove di profitto integrate
d) verbalizzare esiti
7. Sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 CFU, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99.
8. La programmazione didattica è espressa dalla Tabella II (Allegata)
9. Le attività didattiche (lezioni, esercitazioni e seminari) hanno di norma inizio, durante la prima settimana di ottobre e terminano entro la seconda settimana del mese di gennaio dell'anno successivo mentre, per il secondo semestre, iniziano di norma la prima settimana di marzo e terminano entro la prima settimana di giugno.
10. Il calendario degli esami di profitto è stabilito in aderenza a quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo. La struttura didattica rende noto agli studenti il calendario degli appelli di esame all'inizio dell'attività didattica, prevedendo almeno due appelli distanziati di almeno 14 giorni al termine di ognuno dei periodi didattici nei quali è articolato l'anno accademico e garantendo almeno due appelli di recupero. Le date degli esami non possono essere modificate senza le autorizzazioni previste dalla normativa vigente.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese si attua attraverso un giudizio espresso dagli organismi responsabili dell'attività (Centro Linguistico di Ateneo) o mediante certificazione rilasciate da altri enti riconosciuti internazionalmente.Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
1. Modalità di svolgimento e verifica delle attività formative professionalizzantia) L'articolazione e l'organizzazione delle attività formative professionalizzanti sono approvate dal Consiglio di corso di laurea in Infermieristica, su proposta del Direttore delle Attività Formative del Corso (DAF). Tali attività devono svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, sotto la responsabilità di un Formatore (di cui art. 14, comma 3), che deve avvalersi di Tutor di tirocinio (di cui art. 14, comma 4) qualificati per la guida dello studente allo scopo di favorire l'apprendimento clinico di competenze necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguate allo svolgimento delle funzioni e attività dell'infermiere. Il piano di tirocinio di ogni studente è registrato nel portfolio delle competenze approvato dal Consiglio di corso di laurea. Il tirocinio e le attività di laboratorio devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all'inizio dell'anno accademico. Tutte le attività professionalizzanti si svolgono secondo apposito regolamento approvato dal Consiglio di corso di laurea.
b) Le attività formative professionalizzanti sono valutate attraverso tre esami, uno per ciascun anno di corso, da svolgersi mediante verifiche orali e/o scritte e/o pratiche. Sono ammessi all'esame delle attività formative professionalizzanti gli studenti che abbiano frequentato regolarmente le esperienze pianificate, riportando tutte le relative valutazioni positive. L'eventuale recupero di assenze o degli standard formativi non raggiunti viene programmato prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti.
c) Qualora l'esperienza di tirocinio in un determinato ambito clinico, risulti non sufficiente, ossia non venga raggiunto lo standard formativo previsto, questa dovrà essere riprogrammata. Nel caso in cui lo studente abbia avuto due valutazioni negative nello stesso ambito clinico, dovrà essere programmato il recupero di tutto il tirocinio previsto nell'anno di corso.
Eventuali casi di documentata inadeguatezza del tirocinante durante l'esperienza formativa saranno analizzati dal Consiglio di Corso di Laurea e trasmessi all'attenzione degli organi competenti per le opportune valutazioni.
d) Il recupero delle assenze viene stabilito dal Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti; qualora il tirocinio non risultasse recuperato lo studente dovrà ripetere l'anno. Nel caso in cui, per gravi motivi, non sia stato possibile recuperare tutte le assenze entro la data dell'esame di Attività formative professionalizzanti, è ammesso all'esame anche lo studente che abbia riportato tutte le valutazioni positive e accumulato non più di 7 giorni di assenza. In caso di superamento dell'esame, permane l'obbbligo da parte dello studente di recuperare le giornate di tirocinio mancanti secondo le modalità stabilite da Direttore delle Attività Formative del Corso.
e) L'esame di profitto di "Attività formative professionalizzanti I, II e III" può essere sostenuto nelle sessioni di giugno-luglio, settembre e gennaio-febbraio.
Prerequisiti per l'accesso sono il rispetto delle propedeuticità e la frequenza con esito positivo del tirocinio e delle attività didattiche previste.
La valutazione finale di "Attività formative professionalizzanti I, II e III" viene effettuata da una Commissione di almeno due membri, tra i quali il Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea o un suo delegato.
f.1) Lo studente che non superi l'esame di profitto di "Attività formative professionalizzanti I e II" entro la fine del mese di settembre non è ammesso alla frequenza delle attività formative dell'anno successivo, fatto salvo quanto previsto dal comma f.2.
f.1 bis) Nel caso in cui sia documentata l'alterazione dolosa dei documenti attestanti la presenza in tirocinio dello studente, il Direttore delle Attività Formative, sentiti il formatore di riferimento e lo studente, ed accertata la consistenza del fatto contestato, dispone la ripetizione dell'intera esperienza di tirocinio considerando invalidata sia la frequenza che la valutazione ottenuta.
Nel caso in cui il comportamento doloso sia reiterato, il Direttore delle Attività Formative propone al Consiglio di Corso di Laurea la ripetizione del tirocinio relativo all'anno di riferimento.
Il riscontro di "falsificazione" della firma del tutor clinico (o suo delegato), inoltre, pone l'obbligo al CdS di segnalazione al Consiglio della Scuola SSU che, previa valutazione dei casi sottoposti, prenderà i dovuti provvedimenti disciplinari.
Si ricorda inoltre che l'alterazione di atti riguardanti la propria o altrui carriera comporta responsabilità disciplinare e prefigura l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 4 del Regolamento disciplinare per gli studenti (Decreto rettorale, 7 febbraio 2014, n. 78 - prot. n. 10480).
f.2) E' consentita l'iscrizione con riserva all'anno di corso successivo agli studenti che godono di tutte le seguenti condizioni:
1. acquisizione di tutte le firme di frequenza relative agli insegnamenti dell'anno svolto;
2. completamento del monte ore di tirocinio clinico e laboratorio previsto e superamento con valutazione positiva del tirocinio clinico entro il 30 settembre;
3. conseguimento entro il 30 settembre di almeno 20 CFU per gli studenti iscritti al primo anno di corso e almeno 80 CFU per gli studenti iscritti al secondo anno di corso, in tutti i casi rispettando le propedeuticità previste dal piano degli studi;
4. svolgimento, almeno una volta e con certificazione ufficiale, dell'esame di profitto dell'insegnamento di Attività Formative Professionalizzanti I (studenti del primo anno di corso) e Attività formative Professionalizzanti II (studenti del II anno di corso) entro il 30 settembre, rispettando le propedeuticità previste dal piano degli studi.
Gli studenti iscritti con riserva di cui sopra possono frequentare le attività formative previste nell'anno di corso a cui risultano iscritti con riserva. La riserva può essere sciolta attraverso il superamento dell'esame di profitto dell'insegnamento di Attività Formative Professionalizzanti I (studenti iscritti con riserva al secondo anno di corso) o Attività Formative Professionalizzanti II (studenti iscritti con riserva al terzo anno di corso) in un appello fissato nella seconda metà di novembre dello stesso anno comunque non oltre il giorno 30, riservato ai soli studenti iscritti con riserva che godono delle condizioni descritte in precedenza. Gli studenti fuori corso/ripetenti o altro non possono in alcun modo accedere a tale appello straordinario. Lo scioglimento della riserva implica la conferma dell'iscrizione all'anno di corso successivo con il riconoscimento delle frequenze ai corsi svolti fino a quel momento e con l'acquisizione definitiva degli stessi diritti degli altri studenti in corso. Allo studente che scioglie la riserva è programmata l'esperienza di tirocinio nell'anno accademico in base alle condizioni organizzative dell'offerta formativa. Nel caso di mancato superamento dell'esame di profitto di Attività Formative Professionalizzanti I (studenti iscritti con riserva al secondo anno di corso) e Attività Formative Professionalizzanti II (studenti iscritti con riserva al terzo anno di corso) entro il 30 novembre, lo studente viene iscritto all'anno di corso precedente come ripetente/fuori corso. E' fatto salvo il riconoscimento della frequenza ai corsi svolti, senza, tuttavia, la possibilità di sostenere gli esami di profitto degli stessi insegnamenti nel medesimo anno accademico.
f.3) Nel caso di interruzione della frequenza per due anni accademici, il Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea, sentito il Presidente del Corso di Laurea, può prescrivere la ripetizione di tutto o parte del tirocinio già effettuato; la ripetizione del tirocinio è obbligatoria ove l'interruzione sia pari o superiore a tre anni.
g) Le attività formative professionalizzanti degli studenti sono finalizzate all'apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.
h) Gli ambiti di tirocinio saranno identificati e accreditati in base alle opportunità formative presenti, in termini di risorse strutturali, tecnologiche, umane e organizzative.
2. Altre attività
Le altre attività quali informatica, attività seminariali, stage, ecc., condotte anche in sinergia con gli altri Atenei presenti nella Regione Toscana, saranno verificate attraverso colloqui e/o prove scritte e/o prove pratiche e rilascio di relative idoneità.
3. Attività formative a scelta dello studente
La scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. A tale riguardo lo studente potrà contare sul servizio di tutorato per orientare le sue scelte.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Relativamente ai CFU acquisiti all'estero il Consiglio di corso di laurea in Infermieristica nomina propri delegati che partecipano ai lavori della commissione preposta alla stesura di learning agreements con Università straniere e alla valutazione dei risultati conseguiti. Le proposte della commissione riguardo ai risultati conseguiti dagli studenti che hanno svolto parte degli studi all'estero saranno oggetto di approvazione da parte del Consiglio di corso di laurea.Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza ai singoli insegnamenti è obbligatoria. La percentuale di frequenza annua minima per i corsi a contenuto teorico non può essere inferiore al 66%. La frequenza alle attività di laboratorio e di tirocinio clinico è richiesta al 100%. Le modalità di recupero delle assenze per i corsi di Attività Formative Professionalizzanti sono fissate dall'art. 7 del Regolamento Didattico. Le propedeuticità sono deliberate annualmente dal Consiglio del Corso di Laurea; in caso di mancata delibera resta in vigore lo schema dell'anno accademico precedente.Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di iscriversi al Corso di Studi in regime di impegno a tempo parziale è disciplinata dal Regolamento Studente part-time, emanato con Decreto Rettorale n. 1041- Prot. n. 130637 del 10 agosto 2018 ed eventuali successive modificazioni, che ne disciplina condizioni e modalità.Il numero di posti riservati all'iscrizione in regime di impegno part-time è pari, in misura massima, al 2% dei posti per anno, arrotondato all'intero superiore, dei posti programmati annualmente, che saranno assegnati nel rispetto della graduatoria di ammissione. Per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo l'assegnazione di eventuali posti disponibili avverrà in base ad una graduatoria di merito che terrà conto dei crediti formativi raggiunti ed, a parità di crediti, della media ponderata.
Resta fermo che:
• i posti destinati a studenti a tempo parziale rientrano nel contingente e non sono in sovrannumero;
• la possibilità di iscriversi in regime di impegno a tempo parziale è circoscritta agli studenti che, all'atto dell'immatricolazione/iscrizione rientrino in una delle categorie indicate all'art. 2, comma 1 lettera b) del Regolamento sopra richiamato.
Non sono previste modalità didattiche differenziate.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Prova Finale1. Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i CFU nelle attività formative previste dal piano di studi, con l'eccezione dei CFU relativi alla prova finale stessa.
2. La prova finale del Corso di Laurea in Infermieristica ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione e si compone di una prova pratica, nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale, e della redazione di un elaborato e sua dissertazione.
3. L'elaborato dovrà essere basato su un lavoro compilativo o di ricerca, avente carattere di originalità. L'elaborato sarà redatto in forma scritta sotto la responsabilità di un Relatore, docente del corso di laurea. Per gli elaborati di ricerca il Relatore può individuare un Correlatore, docente o professionista del settore di riferimento professionale o di altri settori, che segue il candidato nello svolgimento del proprio lavoro. Il Correlatore può partecipare come membro aggiunto senza diritto di voto alle sedute della commissione di esame finale, di cui al comma 4, limitatamente alla parte riguardante la discussione dell'elaborato da parte del candidato.
4. La valutazione della prova finale sarà effettuata dalla commissione per la prova finale. Quest'ultima è costituita ai sensi dell'art. 7, comma 4, D.I. 19.2.2009. Il Presidente può nominare un Controrelatore fra i membri della commissione per ciascuno dei candidati, di norma almeno una settimana prima della discussione dell'elaborato. Il Controrelatore introduce la discussione al termine dell'esposizione del candidato a cui è stato assegnato.
5. E' prevista la possibilità per lo studente di redigere l'elaborato in lingua inglese.
6. La prova pratica e la discussione dell'elaborato dovranno svolgersi obbligatoriamente in lingua italiana.
7. Alla prova finale sono riservati 6 CFU. Il voto viene espresso in 110i, ai candidati più meritevoli può essere conferita la votazione di centodieci e lode per decisione unanime della commissione. Il punteggio minimo per il superamento dell'esame finale è 66/110.
8. Eventuali incentivi alla carriera potranno essere previsti sulla base di specifiche delibere del Consiglio di Corso di Laurea.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
1. Nel caso di trasferimenti da altri corsi di studio, e previo superamento del test di ammissione se non già sostenuto, Il Comitato per la didattica prende in esame le domande presentate dagli studenti e, per ciascuna di esse, propone all'approvazione del Consiglio di corso di laurea il riconoscimento di eventuali crediti formativi acquisiti.2. I criteri per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio si fondano sul confronto fra i programmi delle diverse discipline, tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal corso di laurea in Infermieristica.
3. Un insegnamento può essere riconosciuto interamente o parzialmente. In quest'ultimo caso, devono essere specificati i moduli riconosciuti e se, eventualmente, è necessaria un'integrazione di verifica all'interno di un modulo.
4. Per i trasferimenti dal Corso di laurea in Infermieristica dell'Università degli Studi di Firenze è fatto riferimento alla Tabella III (Allegata)
5. Sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 crediti, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99. A tale proposito il Consiglio di Corso di Laurea deciderà con valutazione di specie, delegando eventualmente tale valutazione al Comitato per la Didattica.
Servizi di tutorato
Servizi di tutorato1) In considerazione dell'elevato contenuto professionale - applicato nei processi diagnostici, terapeutici e assistenziali - delle attività formative e delle Direttive comunitarie concernenti la professione infermieristica, le attività formative professionalizzanti sono garantite dal Direttore delle Attività Formative, coadiuvato dai Formatori e dai Tutor di tirocinio.
2) Il Direttore delle Atività Formative (DAF) del corso è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 5 anni, nell'ambito della formazione. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea presso ogni struttura sede del corso con incarico triennale rinnovabile.
Garantisce le seguenti competenze specifiche, in collaborazione con gli organi di governo previsti dallo Statuto Universitario, per la gestione del corso:
- Partecipare all'orientamento e alla programmazione degli accessi.
- Rappresentare le istanze del corso nell'ambito dei collegi, ordini e associazioni professionali.
- Monitorare il buon andamento del corso
- Redigere rapporti sull'attività del corso
- Disporre e supervisionare le attività di segreteria didattica del corso
- Identificare e proporre i formatori.
- Garantire la formazione e l'aggiornamento dei formatori e dei tutor di tirocinio.
- Predisporre e dirigere i piani di lavoro dei formatori.
- Partecipare alla definizione degli incarichi di docenza.
- Identificare e proporre i docenti delle discipline professionalizzanti.
- Identificare, proporre e organizzare gli insegnamenti/apprendimenti delle competenze previste dal curriculum del Corso di laurea.
- Identificare e proporre gli ambiti di tirocinio.
- Essere responsabile della sicurezza degli studenti nella struttura formativa.
3) Il Formatore è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, preferibilmente in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 3 anni. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Direttore delle Attività Formative (DAF), presso ogni struttura sede del corso. Il Formatore, in riferimento alle linee di indirizzo del Direttore delle Attività Formative (DAF), garantisce le seguenti competenze:
- Analizzare lo scenario con attività di benchmarking.
- Analizzare la domanda formativa.
- Progettare interventi di formazione.
- Rilevare gap formativi.
- Gestire l'ambito di apprendimento.
- Rilevare il clima dell'ambito di apprendimento.
- Orientare lo studente sul metodo di studio.
- Valutare interventi formativi.
- Interpretare i dati raccolti al fine di implementare la successiva analisi dei bisogni.
- Supervisionare il materiale didattico.
- Costruire modelli innovativi e proporre nuovi supporti tecnologici alla didattica.
- Effettuare attività di consulenza in qualità di esperto.
- Gestire il proprio lavoro nell'ottica del miglioramento continuo della qualità.
- Concertare soluzioni.
- Inserirsi in modo efficace in una rete comunicativa.
Il Formatore svolge la sua attività all'interno della struttura formativa con un rapporto a regime di 1 a 30 studenti. E' coadiuvato nelle attività cliniche dai tutor di tirocinio.
4) Il Tutor di tirocinio è un professionista dello specifico profilo che svolge la sua attività a livello dei setting di tirocinio da almeno 2 anni, con formazione specifica e competenze per la facilitazione dello studente nell'apprendimento professionale.
Collabora con il Direttore delle Attività Formative del Corso per:
- Elaborare la valutazione finale dell'esperienza di tirocinio.
- Elaborare obiettivi di tirocinio specifici in relazione alle opportunità formative della sede di tirocinio.
- Elaborare strumenti per il monitoraggio e la valutazione dell'apprendimento.
- Individuare casi clinici significativi rispetto ai quali progettare esperienze di apprendimento sul campo.
- Favorire lo sviluppo di competenze relazionali nei confronti sia del gruppo di lavoro sia dell'utenza.
- Attuare interventi formativi in laboratorio, se richiesto.
Il rapporto tra tutor di tirocinio e studenti nelle sedi di apprendimento clinico è fino a un massimo di 1 a 5.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative al corso di laurea saranno pubblicate sul sito web istituzionale del corso (http://www.infermieristica.unifi.it).Valutazione della qualita'
1. Il corso di laurea adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.2. Il corso di laurea è impegnato nello sviluppo e attuazione di un sistema di gestione in qualità al fine di verificare i risultati attesi, rilevare eventuali non conformità e formulare piani di miglioramento che prevedono responsabili e precise scadenze temporali.
3. Le attività di analisi del processo formativo (progettazione ed erogazione della didattica, valutazione della didattica, collegamento fra i diversi insegnamenti, disponibilità dei docenti e degli altri processi con cui si gestisce il corso di laurea) sono svolte in modo sistematico in occasione della riunione annuale dedicata al riesame. L'attività di analisi descritta è finalizzata infatti ad una attività di Miglioramento e ad un Riesame periodico. L'attività di Miglioramento riguarda soprattutto la progettazione del processo formativo. La pluralità delle competenze (e quindi di processi per l'analisi di informazioni e dati rivolti alle opportunità e relative azioni di miglioramento) vede la collaborazione del Presidente del Corso di laurea, del Direttore delle attività formative, della commissione didattica e degli studenti nell'ambito dell'attività di riesame annuale.
4. Nel piano di miglioramento continuo il corso di laurea prevede una serie di attività volte al miglioramento della didattica tra cui la sistematizzazione del processo di monitoraggio dei percorsi di carriera ed inserimento nel mondo del lavoro da parte dei laureati, la sistematizzazione del servizio relativo alle relazioni esterne, l'adesione al processo di valutazione didattica predisposto a livello di Ateneo.
Altro
1. Sede amministrativa e altre sedi didattiche del corso.Il corso di Laurea in Infermieristica ha sede amministrativa nonché didattica in Firenze ed è articolato sulla Rete Formativa dell'Area Vasta Centro.
2. Disposizioni finali.
Per tutto quanto non specificatamente previsto nel presente regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia.